Un pensiero per Eros Costantini, ineguagliabile figura del panorama ticinese, venuta a mancare venerdì scorso a Lugano.
Ce lo ricordiamo con affetto alla primissima mostra allo spazio78: arrivò in galleria, simpatico come sempre ma comunque provato nella salute. A sorpresa ci scrisse un bel pezzo sulla rivista Azione. Un grande onore per una galleria come la nostra, che aveva appena aperto i battenti ...
Ho ricevuto ieri e pubblico, un testo dell’artista Orio Galli, che anche lui lo ricorda con grande affetto :
Ce lo ricordiamo con affetto alla primissima mostra allo spazio78: arrivò in galleria, simpatico come sempre ma comunque provato nella salute. A sorpresa ci scrisse un bel pezzo sulla rivista Azione. Un grande onore per una galleria come la nostra, che aveva appena aperto i battenti ...
Ho ricevuto ieri e pubblico, un testo dell’artista Orio Galli, che anche lui lo ricorda con grande affetto :
A Eros, uomo libero.
Si sente sulla pelle che gli anni passano. In modo particolare, perché son sempre più i parenti, gli amici o i conoscenti che se ne vanno.
In questo senso, tutti abbiamo il comune destino d' esser prima o poi candidati....
Anche se ognuno spera - in cuor suo - che il proprio turno fatichi ad arrivare.
Per Eros - l'ultimo turno - è giunto l' altro giorno. E lui ci ha lasciato in punta di piedi.
Senza far rumore. Senza arrecarci alcun disturbo: nemmeno l'obbligo
- ultimo impegno che sentivo nei suoi confronti - della partecipazione ai funerali.
Sapevo da tempo che Eros era molto malato, ma quando gli telefonavo potevamo anche a scherzarci sopra, perché lui riusciva a trasmettere - malgrado tutto - quella voglia di vivere come pochi, credo, hanno la forza e il coraggio di fare, soprattutto nei momenti più difficili della vita.
Ci eravamo visti, forse la penultima volta, in un tiepido, soleggiato pomeriggio
d' inizio autunno, l' anno scorso, a Massagno, all' inaugurazione della mostra
del pittore Livio Bernasconi.
Eros, in attesa dei discorsi, se stava un po' in disparte, sul prato, in compagnia della moglie, donna tanto discreta e misurata quanto lui affabulatore vivace e torrentizio.
Sempre pronto e disponibile alla battuta, e alla controbattuta: da vero battitore libero.
Parlammo anche di funerali. Io uscivo da intervento chirurgico di un certo impegno.
Convenemmo che le classiche esequie fossero cosa fastidiosa e inutile; naturalmente per chi rimane, che son però le persone più care, e alle quali non vorremmo lasciare ulteriori incombenze, spese e grattacapi.
Cose utili, più o meno - si diceva - solo per rinpinguar la cassa di chi ti fa la cassa. Questa battuta m' è venuta adesso, ma sono certo - caro Eros, che non ti sarebbe dispiaciuta. Mentre non ho invece alcun dubbio ! - che per le tue battute, circondati come siamo da tanti battitori organicamente omologati, ci mancherai sicuramente tanto. Anche perché tu, con i tuoi giochi di parole, le tue intuizioni lessicali e sintattiche, i tuoi funambolismi verbali, riuscivi, a volte, a far passare sulla carta stampata, o attraverso il microfono di radio o televisione, in modo leggero e spiritoso - da uomo veramente libero! - cose molto serie. Anche pesanti, difficili, scomode verità.
ciao/orio
Si sente sulla pelle che gli anni passano. In modo particolare, perché son sempre più i parenti, gli amici o i conoscenti che se ne vanno.
In questo senso, tutti abbiamo il comune destino d' esser prima o poi candidati....
Anche se ognuno spera - in cuor suo - che il proprio turno fatichi ad arrivare.
Per Eros - l'ultimo turno - è giunto l' altro giorno. E lui ci ha lasciato in punta di piedi.
Senza far rumore. Senza arrecarci alcun disturbo: nemmeno l'obbligo
- ultimo impegno che sentivo nei suoi confronti - della partecipazione ai funerali.
Sapevo da tempo che Eros era molto malato, ma quando gli telefonavo potevamo anche a scherzarci sopra, perché lui riusciva a trasmettere - malgrado tutto - quella voglia di vivere come pochi, credo, hanno la forza e il coraggio di fare, soprattutto nei momenti più difficili della vita.
Ci eravamo visti, forse la penultima volta, in un tiepido, soleggiato pomeriggio
d' inizio autunno, l' anno scorso, a Massagno, all' inaugurazione della mostra
del pittore Livio Bernasconi.
Eros, in attesa dei discorsi, se stava un po' in disparte, sul prato, in compagnia della moglie, donna tanto discreta e misurata quanto lui affabulatore vivace e torrentizio.
Sempre pronto e disponibile alla battuta, e alla controbattuta: da vero battitore libero.
Parlammo anche di funerali. Io uscivo da intervento chirurgico di un certo impegno.
Convenemmo che le classiche esequie fossero cosa fastidiosa e inutile; naturalmente per chi rimane, che son però le persone più care, e alle quali non vorremmo lasciare ulteriori incombenze, spese e grattacapi.
Cose utili, più o meno - si diceva - solo per rinpinguar la cassa di chi ti fa la cassa. Questa battuta m' è venuta adesso, ma sono certo - caro Eros, che non ti sarebbe dispiaciuta. Mentre non ho invece alcun dubbio ! - che per le tue battute, circondati come siamo da tanti battitori organicamente omologati, ci mancherai sicuramente tanto. Anche perché tu, con i tuoi giochi di parole, le tue intuizioni lessicali e sintattiche, i tuoi funambolismi verbali, riuscivi, a volte, a far passare sulla carta stampata, o attraverso il microfono di radio o televisione, in modo leggero e spiritoso - da uomo veramente libero! - cose molto serie. Anche pesanti, difficili, scomode verità.
ciao/orio