A partire da martedì 17 aprile (vernissage dalle ore 18.00), alla galleria d’arte spazio78 di Lugano-Cassarate verrà inaugurata la mostra personale dell’artista svizzero Andy Wildi.
L’esposizione resterà aperta tutti i giorni fino a martedì 24 aprile 2012 dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Dal 25 aprile al 1° maggio l’esposizione sarà visitabile su appuntamento.
L’esposizione resterà aperta tutti i giorni fino a martedì 24 aprile 2012 dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Dal 25 aprile al 1° maggio l’esposizione sarà visitabile su appuntamento.
“Andy Wildi presenta, in questa importante mostra personale alla galleria d’arte spazio78 di Lugano-Cassarate, la sua poetica più nostalgica raffigurando, attraverso la quarantina di opere esposte, i ricordi di mondi decontestualizzati, privi di personaggi, ma carichi di vita, di “un tempo che fu”.
I colori appaiono, non a caso, come estraniati dal nostro quotidiano, riportando lo spettatore ad una dimensione spaziale piacevolmente quasi démodée.
Un fascino del passato familiare, che si manifesta in scene d’ambiente elaborate come enigmi e rimandi simbolici: ecco dunque svelarsi al pubblico il mondo di Andy Wildi, fatto di citazioni atte a catturare l’attenzione di chi guarda e costituito da attente costruzioni ritmiche nell’estendersi della struttura delle tele dell’artista.“ Aymone Poletti
CURRICULUM DELL’ARTISTA:
Nato a Baden nel 1949, secondo di quattro figli, Andy Wildi cresce nel quartiere della stazione. È l’unico in famiglia a interessarsi al disegno e fin dai banchi di scuola ha un solo desiderio: diventare artista. Il suo talento non passa inosservato e si impone subito: passa l’esame di ammissione al »Vorkurs« della Kunstgewerbeschule di Zurigo. Frequenta in seguito il corso F+F (Farbe+Form), dove insegnano artisti come Hansjörg Mattmüller, Serge Stauffer, Markus Raetz, Bendicht Fivian e lo scrittore Peter Bichsel. Prima esposizione nel 1968 al Kornhaus di Baden, seguita fino ad oggi da numerose altre esposizioni soprattutto nella Svizzera tedesca, ma anche in gallerie del Ticino e della Svizzera romanda. Espone regolarmente le sue opere anche in collettive, come nella Mostra annuale degli artisti argoviesi al Kunsthaus di Aarau.
Andy Wildi continua la sua formazione alla scuola privata F + F di Zurigo e segue il corso di pittura di Franz Fedier alla Kunstgewerbeschule di Basilea. Ottiene per la prima volta nel 1973 la Borsa Federale che gli sarà in seguito attribuita altre due volte. Nel 1974 è cofondatore della comunità della »Ateliergemeinschaft Spinnerei Wettingen«, e svolge la sua attività in un grande atelier della Filanda. Nei dieci anni successivi realizza numerose opere di grande formato e lavori su committenza, come pure scenografie per la Claque di Baden. Lavora presso il leggendario circo Pic-o-Pello sviluppando opere tridimensionali di raffinata costruzione.
Nel 1984, con il trasferimento a Novaggio, si inizia per l’artista un nuovo, importante periodo della sua vita e del suo operato. Da questo momento Wildi focalizza la sua attenzione esclusivamente sulla pittura: nelle tele di grande formato, passa dopo qualche tempo dall’olio all’acrilico. I suoi lavori, fortemente influenzati dalla luce di questo Sud, toccano fibre di latente nostalgia in cui molti si riconoscono.
Accanto al filone principale di grandi lavori fanno da contrappeso i dipinti di piccolo formato su carta o cartone, dove si moltiplicano all’inizio i disegni a pastello, le sottili composizioni con inchiostro di china e Ecoline, per giungere più tardi a sfruttare anche tutte le possibilità dei colori acrilici. Dai lavori di piccolo formato emerge l’immagine di un “Wildi burlone”, che si serve di sottile ironia per comunicarci la sua visione dissacrante dell’uomo e del mondo in cui viviamo. Dall’atelier relativamente piccolo del vecchio nucleo, nel 1996 Andy Wildi si trasferisce con la sua famiglia in una nuova, spaziosa casa ai margini del villaggio, da lui stesso pianificata secondo le proprie esigenze. Infine, il nuovo millennio porta il computer in atelier e, come in tutto ciò che intraprende, Andy Wildi si avvicina in modo sistematico, con estrema cura e meticolosità al nuovo mezzo. Durante gli anni vi ha inserito la sua opera complessiva - sono più di 600 lavori realizzati fino ad ora- e scritto la sua autobiografia d’artista che servirà da base alla prima monografia »Ansichtssachen« pubblicata alla fine del 2000 in lingua tedesca. L’esposizione del marzo 2002 alla Galleria Visarte di Locarno diventa occasione per la pubblicazione del primo libro in lingua italiana, »Assolo di pittore«.
Tratto dal libro Andy Wildi – Assolo di pittore, © Edizioni Tiramisù 2002
I colori appaiono, non a caso, come estraniati dal nostro quotidiano, riportando lo spettatore ad una dimensione spaziale piacevolmente quasi démodée.
Un fascino del passato familiare, che si manifesta in scene d’ambiente elaborate come enigmi e rimandi simbolici: ecco dunque svelarsi al pubblico il mondo di Andy Wildi, fatto di citazioni atte a catturare l’attenzione di chi guarda e costituito da attente costruzioni ritmiche nell’estendersi della struttura delle tele dell’artista.“ Aymone Poletti
CURRICULUM DELL’ARTISTA:
Nato a Baden nel 1949, secondo di quattro figli, Andy Wildi cresce nel quartiere della stazione. È l’unico in famiglia a interessarsi al disegno e fin dai banchi di scuola ha un solo desiderio: diventare artista. Il suo talento non passa inosservato e si impone subito: passa l’esame di ammissione al »Vorkurs« della Kunstgewerbeschule di Zurigo. Frequenta in seguito il corso F+F (Farbe+Form), dove insegnano artisti come Hansjörg Mattmüller, Serge Stauffer, Markus Raetz, Bendicht Fivian e lo scrittore Peter Bichsel. Prima esposizione nel 1968 al Kornhaus di Baden, seguita fino ad oggi da numerose altre esposizioni soprattutto nella Svizzera tedesca, ma anche in gallerie del Ticino e della Svizzera romanda. Espone regolarmente le sue opere anche in collettive, come nella Mostra annuale degli artisti argoviesi al Kunsthaus di Aarau.
Andy Wildi continua la sua formazione alla scuola privata F + F di Zurigo e segue il corso di pittura di Franz Fedier alla Kunstgewerbeschule di Basilea. Ottiene per la prima volta nel 1973 la Borsa Federale che gli sarà in seguito attribuita altre due volte. Nel 1974 è cofondatore della comunità della »Ateliergemeinschaft Spinnerei Wettingen«, e svolge la sua attività in un grande atelier della Filanda. Nei dieci anni successivi realizza numerose opere di grande formato e lavori su committenza, come pure scenografie per la Claque di Baden. Lavora presso il leggendario circo Pic-o-Pello sviluppando opere tridimensionali di raffinata costruzione.
Nel 1984, con il trasferimento a Novaggio, si inizia per l’artista un nuovo, importante periodo della sua vita e del suo operato. Da questo momento Wildi focalizza la sua attenzione esclusivamente sulla pittura: nelle tele di grande formato, passa dopo qualche tempo dall’olio all’acrilico. I suoi lavori, fortemente influenzati dalla luce di questo Sud, toccano fibre di latente nostalgia in cui molti si riconoscono.
Accanto al filone principale di grandi lavori fanno da contrappeso i dipinti di piccolo formato su carta o cartone, dove si moltiplicano all’inizio i disegni a pastello, le sottili composizioni con inchiostro di china e Ecoline, per giungere più tardi a sfruttare anche tutte le possibilità dei colori acrilici. Dai lavori di piccolo formato emerge l’immagine di un “Wildi burlone”, che si serve di sottile ironia per comunicarci la sua visione dissacrante dell’uomo e del mondo in cui viviamo. Dall’atelier relativamente piccolo del vecchio nucleo, nel 1996 Andy Wildi si trasferisce con la sua famiglia in una nuova, spaziosa casa ai margini del villaggio, da lui stesso pianificata secondo le proprie esigenze. Infine, il nuovo millennio porta il computer in atelier e, come in tutto ciò che intraprende, Andy Wildi si avvicina in modo sistematico, con estrema cura e meticolosità al nuovo mezzo. Durante gli anni vi ha inserito la sua opera complessiva - sono più di 600 lavori realizzati fino ad ora- e scritto la sua autobiografia d’artista che servirà da base alla prima monografia »Ansichtssachen« pubblicata alla fine del 2000 in lingua tedesca. L’esposizione del marzo 2002 alla Galleria Visarte di Locarno diventa occasione per la pubblicazione del primo libro in lingua italiana, »Assolo di pittore«.
Tratto dal libro Andy Wildi – Assolo di pittore, © Edizioni Tiramisù 2002
Aymone Poletti e Andy Wildi al momento dell'inaugurazione immagine D. Cuciz |