mercoledì 10 agosto 2011

INTERVENTI al Castello Visconteo di Locarno


Ecco pubblicato un evento molto interessante da vedere, approfittando anche del festival del cinema di Locarno...



Sabato 30 luglio, al Museo Civico e Archeologico del Castello Visconteo di Locarno è stata inaugurata la mostra collettiva intitolata “Interventi” ideata e sostenuta da Visarte Ticino (nonché patrocinata dalla città di Locarno) dove sono proposte opere ed installazioni di:

Sylvia Agnes Meister
Brigitte Allenbach Stettbacher
Judit Aszalos
Guy Bettini
Daniele Cleis
Fabrizio Crivelli
J&W Management Consulting
Christine Lifart
Steff Lüthi
Pascal Murer
Raffaella Ortelli Spinedi
Rosita Peverelli
Milvia Quadrio
Fabiola Quezada
Gianni Realini
Ivo Soldini
Miki Tallone
Hanspeter Wespi

“Interventi”
31.07.2011- 30.10.2011
mostra collettiva organizzata da VISARTE Ticino

MUSEO CIVICO E ARCHEOLOGICO, CASTELLO VISCONTEO, LOCARNO
Orari: da martedì a domenica / ore 10.00 - 12.00 14.00 - 17.00

Mostra curata da Visarte Ticino e Riccardo Carazzetti con il patrocinio della città di Locarno

La società delle arti visive svizzera Visarte Ticino organizza quest’anno un ciclo di mostre collettive all’insegna della sperimentazione e della libertà espressiva. Il nuovo comitato, ha deciso di dare maggiore responsabilità agli artisti annunciatisi per l‘esposizione, permettendo a questi ultimi di potersi esprimere in una collettività d’espressione unica fino ad ora.
Il secondo momento espositivo concepito seguendo questo fil rouge, avrà luogo al Castello Visconteo di Locarno e sarà aperto al pubblico a partire dal 31 luglio.

Riccardo Carazzetti, che si è occupato della curatela, anticipa con queste parole l’imminente evento: “VISARTE torna a Locarno con una mostra collettiva, questa volta però non più nel quadro di Casa Rusca - la sede storica della Galleria SPSAS - ma negli spazi medievali del Castello Visconteo. È un approccio nuovo che impegna gli artisti a dialogare con un monumento e un museo, con valori intrinseci che ognuno di noi riconosce come parte di un'identità. L'artista è quindi sottoposto a un rischio - non reggere il confronto - ma la sua "visione lunga" potrà conferire all'opera quell'armonia vitale e attivarne il colloquio.

La partecipazione degli artisti selezionati non deve infatti limitarsi alla semplice presentazione della propria opera. L’intento è invece quello di tentare un allestimento dalla larga veduta, permettendo di creare un’opera d’arte totale, proveniente dal gruppo stesso, e che possa definirsi coerente con il luogo.

Interventi che entreranno appunto in dialogo con gli spazi e con gli spettatori per creare un “unicum“ dettato dall’espressione dell’arte stessa.



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