Ricevo questo testo da parte di Orio Galli, che pubblico, sperando di aprire un dibattito ed una riflessione sull'argomento.
Alberto Giacometti dice: " Sono uno scultore mancato".
La cosa andrebbe però meglio spiegata al volgo.
Giacometti dichiara di non sentirsi capace di riprodurre le figure secondo i canoni classici della verosimiglianza.
Quel modo, o "maniera", che piace soprattutto al grande pubblico degli e-venti.
Quel pubblico che di fronte a una scultura del Canova dice: " Oh, cumè l' è bèla. A la sumeia véra. A ma par che la parla." Non cogliendo con ciò il livello più profondo dell' opera.
Il "non finito", per esempio, che già ci ha fatto conoscere Michelangelo. Così come la pittura informale è stata intuita nelle macchie di umidità con molti secoli di anticipo dal genio di Leonardo.
Il grande artista, più che mostrarci la superficie della levigata pelle, riesce a penetrare nella ruvida profondità delle cose.
Un vero, capace "mediatore culturale" dovrebbe saper spiegare anche ai profani come avvicinarsi a un' opera d' arte.
Purtroppo da circa la metà del secolo scorso, le arti visive sono slittate nel campo della filosofia. In questi giorni a Lugano (Museo Cantonale) si sta disquisendo su come poter conservare convenientemente "la merda in scatola" di Piero Manzoni, e far sì che la stessa non possa venir contraffatta (!!!)
Ecco, penso che un ruolo primario della RSI (Ente pubblico) sia quello di trasmettere, coltivare, divulgare la cultura in modo anche divertente ma, soprattutto, intelligente.
Invece, quel che sempre per i più conta è l'occupazione delle cadreghe (vedi prossima assemblea della CORSI).
troppo provocat...orio ?
ps: ho visto anch' io, più di un mese fa, la mostra su Alberto Giacometti al MA-GA a Gallarate. Un' ottima esposizione, con un bell' allestimento, che merita d' essere promossa, e visitata.
Il documentario di Sergio Genni, del 1964, rimane un documento eccezionale, sull' uomo, e sull' artista. Che ci dà molto, molto di più di tanti, infiniti bla, bla, bla...
Ma per chi verrà domani, che cosa rimarrà della RSI di oggi. Molti rumori misteriosi e telequizzi ?
ORIO GALLI
Alberto Giacometti dice: " Sono uno scultore mancato".
La cosa andrebbe però meglio spiegata al volgo.
Giacometti dichiara di non sentirsi capace di riprodurre le figure secondo i canoni classici della verosimiglianza.
Quel modo, o "maniera", che piace soprattutto al grande pubblico degli e-venti.
Quel pubblico che di fronte a una scultura del Canova dice: " Oh, cumè l' è bèla. A la sumeia véra. A ma par che la parla." Non cogliendo con ciò il livello più profondo dell' opera.
Il "non finito", per esempio, che già ci ha fatto conoscere Michelangelo. Così come la pittura informale è stata intuita nelle macchie di umidità con molti secoli di anticipo dal genio di Leonardo.
Il grande artista, più che mostrarci la superficie della levigata pelle, riesce a penetrare nella ruvida profondità delle cose.
Un vero, capace "mediatore culturale" dovrebbe saper spiegare anche ai profani come avvicinarsi a un' opera d' arte.
Purtroppo da circa la metà del secolo scorso, le arti visive sono slittate nel campo della filosofia. In questi giorni a Lugano (Museo Cantonale) si sta disquisendo su come poter conservare convenientemente "la merda in scatola" di Piero Manzoni, e far sì che la stessa non possa venir contraffatta (!!!)
Ecco, penso che un ruolo primario della RSI (Ente pubblico) sia quello di trasmettere, coltivare, divulgare la cultura in modo anche divertente ma, soprattutto, intelligente.
Invece, quel che sempre per i più conta è l'occupazione delle cadreghe (vedi prossima assemblea della CORSI).
troppo provocat...orio ?
ps: ho visto anch' io, più di un mese fa, la mostra su Alberto Giacometti al MA-GA a Gallarate. Un' ottima esposizione, con un bell' allestimento, che merita d' essere promossa, e visitata.
Il documentario di Sergio Genni, del 1964, rimane un documento eccezionale, sull' uomo, e sull' artista. Che ci dà molto, molto di più di tanti, infiniti bla, bla, bla...
Ma per chi verrà domani, che cosa rimarrà della RSI di oggi. Molti rumori misteriosi e telequizzi ?
ORIO GALLI
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